11 dicembre 2019

ATTRAVERSARE IL BLOCCO DEL LETTORE CON CHRISTELLE DABOS

Attraversaspecchi SAGA REVIEW


Il blocco del lettore esiste e superarlo non è per nulla facile. 
Il mio è durato quasi tre anni – paradossalmente ha occupato il tempo in cui leggevo solo per sudarmi una laurea in lettere moderne – ma è bastato leggere qualcosa di innovativo, di diverso, per risvegliare in me quella scintilla soffusa.
Sto parlando della saga dell’Attraversaspecchi (La Passe-Miroir) di Christelle Dabos, un Fantasy con un world building così ben costruito che riesce a portare una ventata di aria fresca in un genere ormai saturo di fate, streghe e assassini dai poteri magici.

© lady.holly (instagram)

I libri della Dabos sono densi di elementi nuovi e perfettamente studiati; il mondo creato è totalmente originale, ma al tempo stesso presenta echi di strumenti già visti resi inediti dalla scrittura perfettamente curata, dall’intreccio intrigante e soprattutto dai personaggi che si evolvono e crescono insieme al mondo che sembra costruito appositamente per loro.
Non puoi che essere rapito dalla struttura delle arche, non puoi che incuriosirti il loro funzionamento, la loro storia e la saga si fonda proprio su questo.

La trama potrebbe presentarsi con un intreccio semplice e quasi scontato, ma nasconde un significato molto più profondo, che si viene via via svelando man mano che si va avanti con la lettura. Il vero plot twist, a mio parere, avviene solo alla fine del secondo volume (Gli scomparsi di Chiardiluna) dove facciamo la conoscenza di Dio, colui (o colei) che etichettiamo immediatamente come antagonista, anche se nulla è certo nella saga dell’Attraversaspecchi; ed è questo – secondo me – che rende questi libri così intriganti.
C’è un continuo ribaltamento delle opinioni, dei modi di vedere, esattamente come quando ci si specchia e non si vede mai lo stesso riflesso, il tutto a partire dalla protagonista – voce narrante – Ophelia.


❛ «Ecco cosa sono, prima di essere un paio di mani»
concluse ritirando le dita
«sono un’Attraversaspecchi». ❜

© patricialyfoung.tumblr.com
Lei è decisamente il personaggio che la Dabos si è più divertita a farmi amare ed odiare al tempo stesso, in Fidanzati dell’Inverno, il suo carattere è talmente scialbo ed insignificante che quasi vanifica tutto il lavoro svolto dall’autrice per descrivere questo mondo così bello. Il suo non reagire alla situazione che la circonda, il suo continuo pensiero pessimista,  il ribadire l’inutilità della sua vita,  appiattisce tutto, ma per fortuna è circondata da elementi e personaggi abbastanza intriganti da spingere il lettore a voler sapere di più; la svolta si ha con La memoria di Babel dove, dopo un ulteriore arretramento (la Dabos si diverte ad azzerare il percorso di ogni personaggio all’inizio di ogni nuovo romanzo, unica pecca che mi sento di farle), Ophelia compie quel passo che tanto ha esitato a fare, smette di nascondersi nei riflessi e comincia a leggere se stessa e non solo gli oggetti che la circondano.

© misspannacotta

Altro elemento intrigante in questa saga è senza alcun dubbio Thorn, lui è un personaggio che ho subito amato (il mio preferito della saga!), perché diverso dallo stereotipo presente in ogni fantasy, dove l’eroina (Ophelia non calza alla perfezione questo ruolo) è affiancata dal bello e tenebroso, il nostro bastardo metà Drago e metà Storiografo non è affatto così; di mistero ne ha da vendere, freddo lo è tanto quanto la sua arca di provenienza, ma ha un fascino tutto da scoprire, un’intelligenza e astuzia che ce lo fanno apprezzare ed un cuore duro facilmente riscaldabile dalla sciarpa della nostra Animista. 

 Non era Thorn ad avere bisogno di lei,
 ma lei ad avere bisogno di Thorn.



© lady.holly (instagram)
Un punto nevralgico della storia, che ha il suo meritato lieto fine solo a pochi capitoli dalla conclusione del terzo romanzo, è certamente la relazione fra Ophelia e Thorn, una ship, se così vogliamo chiamarla, che ti fa tremare l’anima e ti fa venire voglia di prendere a schiaffi un’Ophelia troppo chiusa in se stessa per pensare di poter valere qualcosa per un uomo rigido come Thorn; ed è quasi terrorizzata dall’idea dell’amore. Thorn non è certo un principe dalle maniere gentili, ma riesce in qualche modo a comunicare il suo affetto attraverso gesti che vengono interpretati forse fin troppo lentamente dalla nostra protagonista. 
Alla fine della fiera la Dabos non ci ha voluto premiare subito con una bella storia d’amore, ma ha preferito lasciar prima crescere Ophelia, per incastrare tutti i pezzi in modo di farle vedere oltre i suoi occhialoni, rendendosi conto che forse il suo fidanzato  marito, è davvero l’uomo di cui ha bisogno. Brava Christelle. 

© patricialyfoung.tumblr.com
La Passe-miroir ha un coro di personaggi – oltre ai nostri protagonisti – di cui potrei parlare per secoli a partire da Archibald, per finire con Faruk, Berenilde e lo stesso Dio(n); ma il mio spazio è limitato e mi sono dilungata parecchio, presto tornerò a parlarvi anche di loro, al momento mi freno nel dire solo che sono personaggi e caratteri perfettamente inseriti per fare da spinta e contesto alla trama, con una caratterizzazione appena accennata, ma che ci fa capire esattamente qual è il loro ruolo.

 


 La sofferenza scoppiò quando la vecchia identità andò in frantumi.
Si sentì morire.
Poteva finalmente cominciare a vivere.



© patricialyfoung.tumblr.com

La saga dell’Attraversaspecchi ha tanti significati, con un’attenta lettura si potrebbe quasi trovare una filosofia tra le pagine, per me questa saga – che in Francia si è conclusa lo scorso fine novembre – ha risvegliato la mia voglia di Leggere, sia per la sua leggerezza e facilità di lettura (nonostante la scrittura della Dabos sia classicheggiante e ricercata è alla portata di tutti) sia perché riesce a rappresentare un mondo così variegato e pieno di nuove cose da scoprire, risvegliando una curiosità innata presente in ognuno di noi.

Non vedo l’ora che edizioni e/o traduca La tempête des échos, perché sono curiosissima di cosa succederà ai nostri protagonisti e vedere come tutti i pezzi andranno al loro posto.


Attenzione quando attraversate gli specchi, non sapete mai cosa potete trovarci dentro! 


🦉🦉🦉🦉🦉


I LIBRI 

© edizioni e/o
Fidanzati dell'inverno (Attraversaspecchi #1)

TRAMA: La giovane Ofelia è un'Attraversaspecchi, facoltà piuttosto rara tra gli abitanti di Anima. Goffa, solitaria e schiva, è però un'eccellente lettrice: le basta prendere un oggetto per leggerne la storia e percepire la traccia di tutti quelli che l'hanno toccato prima di lei. Costretta a un matrimonio forzato, Ofelia lascia il suo mondo e la sua famiglia per trasferirsi sulla lontana arca del Polo, e la sua vita va in frantumi.

INTRECCIO: ✨✨✨ 
WORLDBUILG: ✨✨✨✨
PERSONAGGI: ✨✨✨
STILE: ✨✨✨



© edizioni e/o
Gli scomparsi di Chiardiluna (Attraversaspecchi #2)

TRAMA: Ofelia viene nominata vice narratrice di Faruk, ha modo di conoscere meglio Città-cielo e intravedere la corruzione della corte. Inquietanti scomparse la portano ad indagare, in quanto lettrice, su di un ricattatore che si fa chiamare Dio; sfide la porteranno a scoprire più di quello che aveva immaginato, facendole affrontare prove da cui dipendono la sua vita e quella di Thorn.

INTRECCIO: ✨✨✨  
WORLDBUILG: ✨✨✨✨
PERSONAGGI: ✨✨✨ 
STILE: ✨✨✨✨✨





© edizioni e/o
La memoria di Babel (Attraversaspecchi #3)

TRAMA: Per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk. Si reca quindi su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità, per tentare di ritrovare il suo Thorn e fermare una volta per tutte Dio. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? 

INTRECCIO: ✨✨✨✨  
WORLDBUILG: ✨✨✨✨
PERSONAGGI: ✨✨✨
STILE: ✨✨✨✨✨







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