30 marzo 2021

REVIEW PARTY: ROVINA E ASCESA by Leigh Bardugo


 

Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Casa Editrice: Mondadori 
Prezzo di copertina: 18,90€
TRAMA: L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia.


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Aloha a tutti!
Finalmente il terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Shadow and Bone è giunto anche in Italia.
Per LibriMondadori il 30 marzo è uscito Rovina e Ascesa (traduzione di Ruin and Rising leggermente discutibile ma tralasciamo) che conclude definitivamente le avventure di Alina e la sua lotta contro l'Oscuro. 
Leggere questo libro nella traduzione italiana è andata molto meglio rispetto all'aver letto in originale, forse perché sapevo già cosa aspettarmi o semplicemente perché la traduzione presenta alcune perle di linguistica che mi hanno fatta sorridere. 
No ancora non riesco a non ridere leggendo oscuro, andiamo sembra il nome di un cattivo di Geronimo Stilton, lasciare Darkling no eh? I lettori della Bardugo mezza parola in inglese, magari con una nota di spiegazione, riescono a leggerla eh; ma non siamo qui per parlare della traduzione, ma del libro in se.
Posso dirvi già che mi è piaciuto, ma il finale è tipicamente scritto per dare il "lieto fine" un po' a tutti, specialmente alla protagonista.

I'm the Sun Summoner. It gets dark when I say it does.

Per essere il terzo di una saga ricca di adrenalina non mi aspettavo un inizio così noioso, in realtà ho notato che questo è un "difetto" della scrittura della Bardugo, tende a rendere calmi i primi capitoli per dare un'accelerata esattamente nel momento in cui il lettore decide che "forse non è nulla di che", qui sta il bello di questa trilogia.
I primi cinque capitoli sono costellati dalle solite lamentele di Mal, le insicurezze di Alina e la poca pazienza di Zoya, pronta a prenderli tutti a schiaffi, ringraziamo i gemelli per il loro lavoro da psicologi, poi c'è la svolta ed ancora una volta il protagonista indiscusso è lui, il solo ed unico Nikolai. Dal suo arrivo tutto comincia ad avere un senso, riusciamo ad avere un po' d'azione, ci si dipinge anche un sorriso divertito sul volto e sinceramente tutto diventa più leggero. Se da un lato abbiamo un Alina che sembra non aver più speranza, quasi rassegnata, ma c'è Nikolai a rallegrare l'aria cupa. 
Purtroppo l'azione e la trama di questo libro è abbastanza lineare da risultare un copia ed incolla delle scene già viste negli episodi precedenti, c'è però un avvenimento a metà del libro che mi ha fatto pensare a due cose:
1) Non l'ho visto arrivare, wow.
2) Neanche questo è riuscito a fare Mal.
Non posso contestualizzare i due punti precedenti, ma posso dirvi che questo libro merita di essere letto solo per ritrovarsi a bocca aperta nel leggere questo particolare colpo di scena. 
La Bardugo ha confermato che la sua mente è geniale e la sua penna in grado di creare mondi e personaggi così veri e pieni di sfumature da risultare reali.
I protagonisti di questa saga sono meravigliosamente scritti, sono belli da leggere e da vivere, hanno tanti difetti Mal potrebbe anche non esserci ma purtroppo ce lo teniamo, ma in qualche modo riescono a trasmettere tante sfaccettature che li senti dentro.
Alina è una protagonista degna del suo nome, si è ritrovata ad affrontare qualcosa di decisamente troppo grande per lei, incapace di contenere il tutto da sola, ma con lei c'erano persone in grado di aiutarla, ogni personaggio ha avuto il suo ruolo, il suo percorso, il suo modo di vivere. 
Non voglio, o meglio, non posso parlare del Darkling senza addentrarmi negli spoiler, ma il suo personaggio è quello che ho odiato più di tutti, ed è giusto così. E' il Cattivo con la C maiuscola, ma affascinante, perché in fin dei conti lui credeva di essere nel giusto, la sua verità era buona, nel suo mondo fatto di oscurità, questo non fa di lui un personaggio che merita il perdono, rimane un personaggio tossico, ed è per questo che risulta il miglior villain degli ultimi tempi.

Na razrusha'ya. I am not ruined. E'ya razrushost. I am ruination.❜


Probabilmente avete già capito che questo libro mi è piaciuto, ma non mi ha fatta impazzire, non come la dilogia di Sei di Corvi, quella non la batte nessuno. 
Il finale, come ho già detto, è qualcosa che non mi aspettavo, questo è da leggere in un'inclinazione negativa, perché la Bardugo poteva rischiare di più, invece ha scelto la strada facile. Probabilmente si rifarà con il finale di RoW dove farà una strage, ma lo sto leggendo proprio ora e voglio rimanere positiva.
Penso che questa trilogia sia molto sottotono rispetto ad altri scritti della Bardugo, indebolita dall'unico punto di vista riservato ad Alina e da una trama fin troppo ripetitiva e lenta nel suo scorrimento, ma i personaggi accattivanti, i temi trattati e i vari "punti caldi" disseminati nel corso dello svolgimento lo rendono un prodotto facilmente godibile. E' facile innamorarsi e portare nel cuore questi libri, tutta la Grishatrilogy va letta perché trascina con se misticismo, religione, magia, potere, tradizione, riscatto, fede e coraggio. 
E poi c'è Nikolai. 

🦉🦉🦉🦉🦉


INTRECCIO:⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️⭐️


3,5/5 ⭐️



Ringrazio la LibriMondadori per il libro in anteprima.

Qui trovate gli altri appuntamenti del Review Party.







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