22 febbraio 2021

A Court of Silver Flames, Sarah J. Maas || Recensione.

Titolo: A Court of Silver Flames

Autore: Sarah J. Maas

Casa Editrice: Mondadori 

Prezzo di copertina: 22,00€

TRAMA: Nesta Archeron da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all’interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l’orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua.

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50 sfumature incontra le Winx ed in qualche modo funziona.


Ahloa a tutti! Finalmente dopo ANNI d'attesa, ho avuto tra le mani uno dei libri che più attendevo di poter leggere. La saga di ACOTAR è uno dei miei guilty pleasure, quei libri che sei consapevole siano trash ma che in qualche modo riescono a smuovermi qualcosa dentro, a tal punto da farmi urlare spesso per insultare Feyre, ma andiamo avanti durante la lettura. La Maas è dannatamente brava a provocare in me sentimenti molto contrastanti, nella maggior parte delle situazioni sono veri e propri "PERCHE SARAH?" date le sue scelte di trama discutibili, ma c'è sempre un elemento che mi lega ai suoi libri. Nel caso della trilogia (+ ACOFAS) si trattava di due personaggi in particolare Nesta e Cassian.

L'unica ragione per cui ho letto quei libri e ho sopportato i Feysand, sorry not sorry.

Ora che ho terminato il libro che li vede come protagonisti, il mio cuore non riesce ancora a capire perché MI E' PIACIUTO COSI TANTO?

Fosse per me darei 5 stelle solo per i piantini che mi sono fatta durante la lettura, ma oggettivamente parlando questo libro funziona, probabilmente la cosa più sensata che la Maas abbia scritto. Per i termini della Maas ovviamente, siamo ben oltre la scrittura pulita e ben articolata, però qui almeno hanno preso un editor e l'hanno pagato almeno 10£ e si vede.


❛ Do you know how your eyes glow when your power rises to the surface? 

Lime molten steel. Like silver flames.❜


In questo libro, abbiamo una trama, abbastanza lineare, ci sono dei vaghi intrighi di corte, abbiamo un alleanza che si forma in maniera piuttosto inaspettata ma abbastanza palese, i cattivoni di turno e gli oggetti magici da trovare. Praticamente la base di un epic fantasy ambientato ad Alfea, ma in questo libro non è la trama ad importarci (ad un certo punto c'è anche una rivisitazione di Hunger Games, che a quanto pare quest'anno è tornato di moda) piuttosto un personaggio: Nesta Archeron.

Lei, l'unica e sola, la forza di tutto, il filo che ha cucito una pagina dopo l'altra il libro e l'ha tenuto, in qualche modo, legato in maniera perfetta. 

Nesta è il mio personaggio preferito fin dalla sua prima apparizione. Ho sempre amato questo genere di personaggio. Nesta ha una personalità schietta, schiva, sincera, fredda, menefreghista, vive solo per se stessa, ma tutto quello che ho detto è solo una parte di lei. Nesta è schiacciata, è rinchiusa, imprigionata in una cella dove si è messa da sola, incapace di uscire perché troppo testarda per poter ammettere di aver gettato la chiave. ACOSF è la scalata di Nesta verso la realizzazione che c'è sempre una luce, c'è sempre una motivazione per tornare a galla. 

Nesta ha subito dei traumi, fin da prima che diventasse una High Fae, in questo libro la Maas ci ha provato ed in qualche modo è riuscita a farci capire perché Nesta sembra così stronza scusatemi il francesismo, ci ha portato stralci della sua vita da umana ci ha fatto comprendere e empatizzare di più con lei, ma al contrario di come ha fatto con Feyre non ci ha mai costretto ad amare Nesta, ci ha presentato chiaramente il suo modo di essere ed io, come lettrice, l'ho apprezzato molto.

All'inizio abbiamo una Nesta piena di rimorsi e senso di colpa, non conosce ciò che c'è dentro di lei - il suo potere - ne ha paura e non riesce a chiedere aiuto, non pensa di meritare aiuto e nessuno fa nulla per aiutarla, nessuno sembra capirla, tutti continuano a cercare di cambiarla, senza capire cosa c'è che non va. Nessuno si vuole realmente impegnare nell'aiutarla. Tranne Cassian.


❛Death watched him. But Death had walked beside him every day of his life.❜


Gli indizi di una storia tra Nesta e Cassian ci sono stati dal primo momento in cui si sono ritrovati nella stessa stanza, ed io, dato che sono un clown li ho amati dalla loro prima interazione. Così come loro due. 

Cassian è un santo. E' stato in grado di capire cosa fare per aiutare Nesta, è stato in silenzio quando doveva, ha urlato quando poteva. Cassian, la madre lo benedica, è stata la prima luce che ha tirato fuori Nesta dalla sua oscurità, ma non ha cercato di cambiarla, piuttosto di comprenderla. 

Cassian non è stato l'unico. Ho amato come la Maas ha introdotto i nuovi personaggi. Gwyn ed Emeria. Il loro rapporto mi ha ricordato quello tra Manon, Asterin e le Tredici momento piantino e la loro amicizia ha aiutato Nesta a capire che ogni storia è valida, che ogni persona ha la possibilità di raccontare ciò che è stat*, senza essere giudicat*. Le loro interazioni sono state tra le più belle, cariche di un'amicizia che è nata con un filo comune, la sofferenza, l'odio, la vergogna, ma che è sfociata in voglia di riscatto, non per qualcun'altr*, ma per se stesse. 
Il percorso di guarigione di Nesta è stata una discesa lunga diecimila scalini, ma la Maas in qualche modo l'ha resa leggera - forse mettendoci scene leggermente troppo esagerate, che potevano essere evitate, ma che mi aspettavo dato i precedenti - ci sono tanti difetti in questo libro ma nel complesso, considerando che avevo le aspettative a 0, il fatto che mi sia piaciuto dice molto sulle possibilità.


Di note dolenti non ce ne sono molte, sono superficiali e da un libro del genere mi aspettavo decisamente molte più cadute di stile. 

Avrei voluto un approfondimento anche di Cassian, leggermente sacrificato per la progressione di Nesta, ma il suo ruolo ha soddisfatto tutto ciò che chiedevo.

Menzione d'onore per Azriel, visto troppo poco, probabilmente in preparazione al libro che vedrà lui ed Elain si c'è anche lei nel libro, sempre inutile tranquill* protagonisti insieme a Lucien? Anche se la Maas ha lanciato qualche amo con Gwyn che mi ha fatta assottigliare lo sguardo, vedremo.

Alcune scene sono state cringe soprattutto legate ai Feysand, chissà come mai, ma ripeto: è un libro della Maas, lo si legge consapevoli di quello a cui si va incontro, con la differenza che questa volta la cara Sarah mi ha sorpreso, in maniera decisamente positiva.

Ora vado a cercare Mor, voi l'avete vista? No perché secondo me la Maas non si è ricordata che ha anche questo personaggio... chissà.



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INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️


3,5/5 ⭐️



2 commenti:

  1. Grazie di questa recensione, tu sei bravissima, ma non è sufficiente per farmelo leggere (non è colpa tua)

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