Grass King. I re della prateria by Matt Kindt & Tyler Jenkins
Recensione
© oscar ink
|
Titolo: Grass King. I re della prateria.
Autore: Matt Kindt & Tyler Jenkins
Casa Editrice: Oscar Ink
Prezzo di copertina: 30€
TRAMA: Il Regno della Prateria è una strana, inquietante enclave della profonda provincia rurale americana sulla riva di un lago nei pressi di Cargill City. Qualcuno dice che ci abiti un serial killer. Ma in realtà è una sorta di terra promessa per ogni specie di disperati e derelitti. E soprattutto è il regno dei tre Grass Kings, i re della Prateria, tre fratelli in lotta da tempo con le istituzioni locali e soprattutto con lo sceriffo di Cargill, Humbert.
Casa Editrice: Oscar Ink
Prezzo di copertina: 30€
TRAMA: Il Regno della Prateria è una strana, inquietante enclave della profonda provincia rurale americana sulla riva di un lago nei pressi di Cargill City. Qualcuno dice che ci abiti un serial killer. Ma in realtà è una sorta di terra promessa per ogni specie di disperati e derelitti. E soprattutto è il regno dei tre Grass Kings, i re della Prateria, tre fratelli in lotta da tempo con le istituzioni locali e soprattutto con lo sceriffo di Cargill, Humbert.
🦉🦉🦉🦉🦉
Il 18 febbraio uscirà per Oscar Ink, raccolti in un unico volume, i primi tre libri di Grass King una graphic novel dal sapore western e mistery scritta da Matt Kindt ed illustrata da Tyler Jenkins. Ringrazio la casa editrice per avermi inviato il pdf in anteprima ed avermi permesso così di leggere la mia prima graphic novel.
Mi è piaciuta? A dire la verità non lo so.
Il genere non è dei miei preferiti, nonostante provi una certa simpatia per i film western e le ambientazioni rurali, non sono riuscita ad empatizzare completamente con la realtà che andavo a leggere. Da amante del fantasy e della fantascienza, mi risultava fin troppo irrealistica l’idea di un “non-mondo”, o meglio, di un mondo che si vuole distaccare dalla realtà che lo circonda.
❛[…] in questo paese ci vive chi vuole fare di testa sua.
Chi vive e lavora per sé stesso e per gli altri.
Le regole che rispettiamo le scegliamo tutti insieme.
Decidiamo noi chi vive qui.❜
Il tono dell’intera novel è molto irriverente, ironico, pieno di vezzeggiativi e termini direttamente presi dai film di Clint Eastwood, ma ci sono dei momenti in cui abbiamo situazioni, frasi e plot che sembrano cozzare fra di loro.
© oscar ink
|
Per contrappasso ho trovato interessante – specie nel primo libro – la contrapposizione fra passato e presente. Si ammalgano bene durante l’azione, ma se non si fa attenzione ai vari passaggi si può cadere in confusione.
Ho trovato il plot della prima parte troppo sbrigativo, forse senza un nesso preciso e volto solo a dare una pura introduzione del worldbuliding (per me fin troppo irrealistico) e del modo di pensare dei nostri “re della prateria”.
I personaggi sono molti, spesso si rischia di confonderli dati i disegni simili di determinati personaggi, alcuni di loro ricalcano il cliché (come lo sceriffo cattivo), mentre altri sono più caratterizzati e avvolti in un mistero tale da spingerti a volerne sapere di più.
Il mistero è il filo conduttore di tutto, ma se nella prima parte mi ha intrattenuto abbastanza, non è riuscito a farlo nella seconda e terza, tanto che ho letto molto velocemente tutta la vicenda che non mi ha per nulla suscitato curiosità.
Purtroppo questa graphic novel non mi è piaciuta per il semplice motivo che si poteva fare molto di più, mi è sembrato il tutto molto banale, a partire dai temi trattati (come la violenza e la libertà), che sembrano passare in secondo piano quando si inizia a dare la caccia all’assassino.
Tutto il libro sembra come se fosse un racconto onirico, una favola della buonanotte che vuole nascondere un profondo significato intrinseco ma che non ci riesce nel profondo.
La cosa è accentuata dai disegni ad acquarello, sono meravigliosamente disegnati e colorati, ma li ho trovati quasi inadatti alla storia. Avrei preferito dei lineamenti più duri e marcati, piuttosto che questo pattern di colori fin troppo naturali per una storia che mi è sembrata fin troppo dura e fuori dagli schemi.
© oscar ink |
In definitiva Grass King è una graphic novel con del potenziale, non sprecato, soltanto lasciato troppo stare, sottovalutato. Un racconto che può piacere solamente a chi ama questo genere, che può essere apprezzata solo da un target specifico, io purtroppo non faccio parte di questa nicchia, per questo ho dato una valutazione molto bassa.
Ringrazio comunque la Oscar Ink per avermi dato la possibilità di leggerlo, perché mi sono cimentata con un nuovo genere, uscendo dalla mia confort zone.
🦉🦉🦉🦉🦉
INTRECCIO: ✨✨
WORLDBUILG: ✨
PERSONAGGI: ✨✨✨
DISEGNI: ✨✨✨.5
2.5/✨