Le Diecimila Porte di January by Alix E. Harrow
Titolo: Le diecimila porte di January
Autore: Alix E. Harrow
Casa Editrice: Mondadori Oscar Vault
Prezzo di copertina: 20,00€
Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura. Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.
Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIMILA PORTE.
🦉🦉🦉🦉🦉
Le diecimila porte di January è una bellissima storia d'Amore, si con la A maiuscola, perché è un amore che non può essere relegato o rilegato ad un semplice sentimento. E' qualcosa che sta oltre la soglia, come quella che si ritrova a varcare January all'inizio del suo racconto.
Questo libro mi ha lasciata spiazzata, ed in lacrime perché mi aspettavo di leggere un racconto introspettivo e mi sono ritrovata fra le mani pagine fatte di amore, nostalgia, ricerca, attesa, paura, mistero, ingiustizia e forza.
Ci sono tante cose in questo libro, scritte con una semplicità particolarmente accattivante, con uno stile lineare ma che ad ogni parola nasconde di più. L'autrice è al suo primo scritto e si nota da una prosa non sempre al massimo, ma compensa con tutto quello che c'è sotto. E' una storia che si fa leggere perché abbiamo tanti elementi che vengono intrisi di curiosità, di sapere, di introspezione, che ci fa pensare al doppio significato di ogni frase, ma che alla fine rimane quello che tutti non si aspettavano: il racconto di un amore perso e poi ritrovato. Un amore che può avere l'aspetto di una persona, di un mondo o di se stessi.
❛Credo che ogni storia sia una storia d’amore se la si osserva nel momento giusto,
di sbieco, alla luce del crepuscolo.❜
La trama di questo libro è qualcosa di semplice, "già vista" (con la teoria del multiverso), ma tratta in maniera particolare, perché possiamo distinguere due blocchi principali. La parte iniziale è una grande introduzione, vediamo come la nostra protagonista - e voce narrante - cresce, seguiamo con gli occhi di January la sua storia, la vediamo prepararsi a quello che dovrà affrontare. Sappiamo come è arrivata a fare e dire tutto quello che farà e dirà nella seconda parte del libro, dove il racconto lascia lo spazio ad un'azione, lineare ma dinamica, che si snoda in un viaggio, nel cuore, nella mente e anche nello spazio di questo mondo che non è solo, come non è sola January.
La seconda parte del libro inizia a far muovere gli ingranaggi della storia. Ho amato la scelta narrativa dell'autrice, il lettore riesce a capire un secondo prima dei personaggi quello che sta per accadere, creando un mix di stupore e consapevolezza.
I personaggi sono pochi, ma buoni. January è una protagonista valida (adoro l'origine mitologica del suo nome, ha una spiegazione bellissima e super in linea con la storia), anche se spesso fa delle scelte ingenue, ma giustificate dalla sua innocenza e dalla "bolla" in cui è cresciuta.
Jane è il tipico personaggio che ha tutte le caratteristiche per farsi amare dalla sottoscritta, forte, autoritaria, ma con un cuore apparentemente di pietra che nasconde molto di più. Vorrei tanto avere un libro con la sua storia. Samuel è un personaggio poco accennato, così come la sua relazione con January, ma c'è stato in un momento significativo, rappresenta la chiave che sblocca un grande ostacolo nella protagonista.
Ci sono dei Cattivi in questo libro, ma non voglio dire chi, perché non sono scontati - nonostante si possa pensare di si - perché dipende da cosa si intende con malvagio. In questo libro, l'attesa è l'incubo peggiore, a mio avviso.
Infine, ma non per importanza abbiamo Addie e Yule. Devo ammetterlo, ho pianto, lacrime vere, per la loro storia, in due punti in particolare: che non dirò perché bisogna scoprirli da sé. La loro è la storia d'Amore di cui parlavo poco prima, un sentimento che mi viene da paragonare al filo del destino, che insegna quanto due anime siano legate fra loro. Per amore queste due persone hanno intrapreso un viaggio che ha portato loro a fare degli sbagli, a soffrire, a far soffrire, ma alla fine hanno vinto loro.
❛E’ il momento in cui la porta si apre, quando le cose scorrono lungo i mondi, che le storie accadono.❜
Questo è un libro che consiglio a chiunque ama le Storie, con la S maiuscola, scritte bene e che fanno bene al cuore. E' un libro che lascerà una sensazione di benessere nel petto, nonostante non sia perfetto (dopo tutto è pur sempre la prima opera dell'autrice) e che poteva essere approfondito maggiormente sotto alcuni aspetti (come la caratterizzazione di alcuni personaggi, le descrizioni dell'epoca storica o delle azioni dei personaggi) è comunque un romanzo che fa il suo lavoro: far sognare e farci credere nel potere delle parole.
Nota di merito per come l'autrice ha trattato la questione della diversità, sotto a tutto il racconto, oltre ad un'introspezione che riguarda le storie, le parole, la scrittura ed i libri, c'è anche una denuncia verso il razzismo. La nostra protagonista viene definita "una cosa di mezzo", come lo sono le soglie delle porte, qualcosa che potrebbero non avere valore, diverse, inusuali, inutili, ma che assumono un significato ed un potere grandissimo, il diverso è rappresentato anche dai mondi, che vengono ritenuti minacciosi, con i loro doni particolari.
"Ma per un mondo fatto di buio, anche la luce può risultare una minaccia"
Questo, a mio avviso, è il messaggio più grande che porta questo libro.