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12 aprile 2021

Quelli che si allontanano da Omelas by Ursula K. Le Guin || Recensione.

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Salve a tutt*, oggi voglio parlare con voi di un romanzo particolare, una lettura che mi sono ritrovata a fare d'impulso dopo molti mesi che mi dicevo "vorrei tanto leggerlo", sto parlando di Quelli che si allontanano da Omelas di Ursula K. Le Guin, un romanzo - o sarebbe meglio chiamarlo racconto dato che è davvero corto, in pdf sono solo 8 pagine - pubblicato nel 1973 ma che risulta davvero attuale, vincitore del premio Hugo come best short story.

Più che una recensione voglio fare alcune osservazioni su queste pagine cariche di tante verità nascoste. Prima di tutto è bene parlarvi del modo in cui sono venuta a conoscenza di questo racconto. 
Il libro è citato nella canzone dei BTS Spring Day, qui potete trovare l'MV ufficiale e vi invito a vedere il video sia prima che dopo aver letto questo breve romanzo, i vostri occhi si apriranno su di un mondo di interpretazioni e rimandi.
La canzone parla della nostalgia e della mancanza, della scelta di credere che nonostante il freddo, la sofferenza, arriva sempre la primavera e quindi il caldo, la felicità, bisogna essere pazienti e soprattutto pronti ad accettarla. 

추운 겨울 끝을 지나

Past the edge of cold winter,

다시 봄날이 때까지

until the spring day comes again,

피울 때까지

until the flowers bloom,

그곳에 머물러줘

please stay there a while longer

머물러줘

Please stay


Traduzione by doolsetbangtan


All'interno del MV viene rappresentata la protagonista principale del romanzo: la città di Omelas.
Omelas è una città inventata dall'autrice, una città dove tutto sembra apparentemente perfetto, dove tutti sono felici ma c'è un silenzio che la ricopre come un velo e che trasporta con se una consapevolezza, una domanda che pesa su ogni abitante, una verità indossata come una maschera.
Il racconto si apre in modo abbastanza bizzarro, con la descrizione di una situazione festosa e colorata, la scrittura è talmente studiata che con poche, mirate, parole, riusciamo ad immergerci nell'atmosfera che viene descritta, siamo anche noi ad Omelas, il tutto viene poi quasi spezzato da una domanda diretta.

❛Come si può parlare della gioia?❜


Leggendo non mi aspettavo di ritrovarmi a dover rispondere ad una domanda del genere, un concetto che - personalmente - ho sempre sottovalutato, l'intero racconto ha aperto una crepa nel mio cuore che non pensavo neanche di avere. I miei occhi si sono spalancati e mi sono ritrovata a cercare una risposta che non è ancora arrivata. 

Non penso ci sia un modo per descrivere un sentimento così vasto, ed il racconto della Le Guin ci prova, ma quando si crede di essere arrivati al capo del problema, la situazione cambia in maniera repentina ed una nuova scena, cruda, vera, reale, ci si presenta davanti.

Siamo davanti alla spiegazione di uno dei concetti più vecchi del mondo, che ci vengono presentati nella maniera più brutale e schietta del mondo.

Non voglio dirvi cosa vi ritroverete davanti, perché è giusto viverlo, è giusto sperimentare questo sentimento di sorpresa quando la lampadina si accende e si capisce cosa si sta leggendo. 

Dirò solo che in queste poche pagine si parla di un diritto fondamentale: la felicità, ma ci si interroga su come essa può essere raggiunta, rappresentata, descritta.

Il racconto si interrompe e sembra avere un epilogo giusto, ma è solo l'incipit, l'inizio di una serie di domande che tormenteranno gli abitanti di Omelas, ma soprattutto il lettore.


E' giusto allontanarsi da Omelas? E' giusto continuare a vivere in una felicità incompleta, fondata sulla sofferenza?

Domande a cui ognuno trova una risposta, personale, giusta, sbagliata, ma una consapevolezza che il racconto vuole evidenziare.

Questo è un romanzo che va letto perché riesce ad instillare un dubbio, un caleidoscopio di possibilità e penso che in poche parole si va dritto ad un punto e virgola che è giusto lasciar entrare. 


아침은 다시 거야

The morning will come again

어떤 어둠도 어떤 계절도

Because no darkness or no season 

영원할 없으니까

can last forever



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INTRECCIO: ⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING: ⭐️⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI: ⭐️⭐️⭐️

STILE: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


4/5 ⭐️


5 aprile 2021

Rosso, bianco & sangue blu, Casey McQuiston || Recensione.

Titolo: Rosso, bianco & sangue blu.
Autore: Casey McQuiston
Casa Editrice: Hope Edizioni
Prezzo di copertina: 14,15€
TRAMA: Alex e Henry. Belli, intelligenti e carismatici. Uno è il figlio della Presidente degli Stati Uniti d’America, l’altro un Principe in linea di successione al trono del Regno Unito. Nemici giurati, da anni ormai si sfidano a colpi di popolarità dalle copertine dei giornali di tutto il mondo. Complici il matrimonio di un membro della Famiglia Reale e una torta nuziale, l’incidente diplomatico è servito. Un incidente che rischia di compromettere le relazioni internazionali tra i Paesi coinvolti. Come rimediare? Basta fingere una tregua tra i due eterni rivali o, perché no, perfino un’amicizia. 


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Hola a tutt*, oggi voglio parlare con voi di un libro che non pensavo potesse sorprendermi così tanto. Come avete sicuramente già intuito sto parlando di Rosso, bianco e sangue blu, romanzo di Casey McQuinston vincitore nella categoria Romance dei Goodreads Choice Awards 2019.
Uscito in Italia l'11 febbraio, ho aspettato un po' a leggerlo perché non credevo facesse per me di solito i romance mi annoiano ops, invece devo dire grazie ad una mia amica (qui trovate il suo profilo bookstagram) per avermi "convinto" a leggerlo. Quel convinto è tra virgolette perché è bastato dirmi che nel libro si citano i BTS per farmi correre a prendere l'ebook, ma a parte la mia clownaggine sono proprio felice di essere uscita dalla mia confort zone per approcciarmi a questa lettura.

❛History, huh? Bet we could make some.❜


Red, white and royal blue, titolo originale, è un libro perfetto per chi vuole evadere dalla realtà, viaggiare con la mente e rimanere comunque con i piedi ben piantati a terra. E' un romanzo reale, verosimile, assolutamente credibile, ma è la rappresentazione concreta di una speranza che - purtroppo - difficilmente può diventare realtà.
Il mondo di Alex e Henry è il nostro mondo, è intriso di possibilità che si realizzano e che vengono affrontate con tanta positività, non è un mondo migliore rispetto a quello in cui viviamo, ma decisamente più bello.
Ciò che mi è piaciuto di più di questo libro è la facilità in cui riesce a trattare di temi davvero importanti in una maniera così naturale che non sembra neanche che si stia affrontando un argomento forte come quello dell'omofobia o della semplice libertà di essere chi si vuole essere.
Ci troviamo davanti ad una storia d'amore, prevedibile e piena dei cliché del genere, ma che sa sorprenderti.
La storia di Alex ed Henry è classica, all'inizio, devo ammetterlo, l'ho reputata anche noiosa, perché piena di farfalle, cuoricini ed arcobaleni, ed io sono un'amante delle difficolta mi piace soffrire e poi mi lamento, sono un clown, ma senza che me ne accorgessi sono arrivati gli angoli bui, le difficoltà e le conseguenze che derivano dall'amare emergono dalle pagine del libro sotto forma di ostacoli che sembrano catastrofi, ma che non dovrebbero esserlo.
Le vicende di Alex, ma soprattutto quelle di Henry, sono uno specchio sui problemi che non dovrebbero essere considerati tale.
La McQuinston è stata brava a descrivere un mondo dove il verbo amare non è discriminato, ed ho amato il modo in cui tutto, alla fine, si è risolto, un lieto fine perfetto, ma combattuto e sofferto. Anche se temo sia praticamente impossibile che un epilogo del genere sia replicabile nella realtà, il modo in cui ogni pezzo arriva ad avere senso risulta talmente bello che ti fa credere nelle possibilità.
Altro punto di forza di questo libro sono i personaggi secondari, li ho adorati tutti, dal primo all'ultimo tranne la regina, ma qualcuno di insopportabile deve esserci sono inseriti alla perfezione nella narrazione ed ognuno di loro ha uno scopo, June è decisamente la mia preferita, è stato facile rispecchiarmi in lei e ho il sospetto che sia un alter-ego dell'autrice, perché solo chi ha un amore per le parole può scrivere un personaggio come lei.
Cosa carina del libro: la presenza di chat (email e messaggi) riportate come se fossero degli screenshot, penso sia una cosa carinissima che riesce a farti empatizzare ancora di più con i personaggi, utile soprattutto quando - come in questo caso - abbiamo un unico pov, ovvero quello di Alex.
Probabilmente l'unica cosa che devo dire si poteva migliorare è l'introspezione, conosciamo ciò che pensa e prova Alex, perché è lui il nostro narratore, ma vediamo con i suoi occhi anche gli altri personaggi e specialmente nel caso di Henry mi sarebbe piaciuto conoscere di più della sua psicologia. 
Alex è un personaggio interessante, ma l'ho trovato fin troppo costruito, probabilmente su carta funziona, ma nella realtà sarebbe la tipica persona che mi starebbe antipatica, questo non vuol dire che non mi sia piaciuto, anzi, le sue azioni sono tutte perfettamente prevedibili e giuste. Henry invece è, letteralmente, l'incarnazione del Principe Azzurro, ma c'è altro, l'autrice ha fatto un buon lavoro nello sfumare il suo carattere, nel rappresentare le due facce della medaglia, il principe e il ragazzo, ma ho la sensazione che poteva dare molto di più. 

❛But the truth is, also, simply this: love is indomitable.❜


Consiglio questo libro a chi è alla ricerca di una lettura leggera, ironica e divertente, dolce ed a tratti smielata, ma decisamente sorprendente, che riesce a farti annuire mentre vengono scoperte determinate carte, un romanzo che ti parla a cuore aperto, alleggerendo la tua anima in pochissime pagine intrise di pura verità e tanta speranza. Badate bene, non è un capolavoro della letteratura, è probabilmente l'equivalente di una fan fiction scritta molto bene, ma è un libro che raggiunge il suo scopo, ovvero quello di farti sognare per un mondo più bello, in maniera credibile.

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INTRECCIO: ⭐️⭐️

WORLDBUILDING: ⭐️⭐️

PERSONAGGI: ⭐️⭐️⭐️⭐️

STILE: ⭐️⭐️⭐️⭐️


3/5 ⭐️



30 marzo 2021

REVIEW PARTY: ROVINA E ASCESA by Leigh Bardugo


 

Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Casa Editrice: Mondadori 
Prezzo di copertina: 18,90€
TRAMA: L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia.


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Aloha a tutti!
Finalmente il terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Shadow and Bone è giunto anche in Italia.
Per LibriMondadori il 30 marzo è uscito Rovina e Ascesa (traduzione di Ruin and Rising leggermente discutibile ma tralasciamo) che conclude definitivamente le avventure di Alina e la sua lotta contro l'Oscuro. 
Leggere questo libro nella traduzione italiana è andata molto meglio rispetto all'aver letto in originale, forse perché sapevo già cosa aspettarmi o semplicemente perché la traduzione presenta alcune perle di linguistica che mi hanno fatta sorridere. 
No ancora non riesco a non ridere leggendo oscuro, andiamo sembra il nome di un cattivo di Geronimo Stilton, lasciare Darkling no eh? I lettori della Bardugo mezza parola in inglese, magari con una nota di spiegazione, riescono a leggerla eh; ma non siamo qui per parlare della traduzione, ma del libro in se.
Posso dirvi già che mi è piaciuto, ma il finale è tipicamente scritto per dare il "lieto fine" un po' a tutti, specialmente alla protagonista.

I'm the Sun Summoner. It gets dark when I say it does.

Per essere il terzo di una saga ricca di adrenalina non mi aspettavo un inizio così noioso, in realtà ho notato che questo è un "difetto" della scrittura della Bardugo, tende a rendere calmi i primi capitoli per dare un'accelerata esattamente nel momento in cui il lettore decide che "forse non è nulla di che", qui sta il bello di questa trilogia.
I primi cinque capitoli sono costellati dalle solite lamentele di Mal, le insicurezze di Alina e la poca pazienza di Zoya, pronta a prenderli tutti a schiaffi, ringraziamo i gemelli per il loro lavoro da psicologi, poi c'è la svolta ed ancora una volta il protagonista indiscusso è lui, il solo ed unico Nikolai. Dal suo arrivo tutto comincia ad avere un senso, riusciamo ad avere un po' d'azione, ci si dipinge anche un sorriso divertito sul volto e sinceramente tutto diventa più leggero. Se da un lato abbiamo un Alina che sembra non aver più speranza, quasi rassegnata, ma c'è Nikolai a rallegrare l'aria cupa. 
Purtroppo l'azione e la trama di questo libro è abbastanza lineare da risultare un copia ed incolla delle scene già viste negli episodi precedenti, c'è però un avvenimento a metà del libro che mi ha fatto pensare a due cose:
1) Non l'ho visto arrivare, wow.
2) Neanche questo è riuscito a fare Mal.
Non posso contestualizzare i due punti precedenti, ma posso dirvi che questo libro merita di essere letto solo per ritrovarsi a bocca aperta nel leggere questo particolare colpo di scena. 
La Bardugo ha confermato che la sua mente è geniale e la sua penna in grado di creare mondi e personaggi così veri e pieni di sfumature da risultare reali.
I protagonisti di questa saga sono meravigliosamente scritti, sono belli da leggere e da vivere, hanno tanti difetti Mal potrebbe anche non esserci ma purtroppo ce lo teniamo, ma in qualche modo riescono a trasmettere tante sfaccettature che li senti dentro.
Alina è una protagonista degna del suo nome, si è ritrovata ad affrontare qualcosa di decisamente troppo grande per lei, incapace di contenere il tutto da sola, ma con lei c'erano persone in grado di aiutarla, ogni personaggio ha avuto il suo ruolo, il suo percorso, il suo modo di vivere. 
Non voglio, o meglio, non posso parlare del Darkling senza addentrarmi negli spoiler, ma il suo personaggio è quello che ho odiato più di tutti, ed è giusto così. E' il Cattivo con la C maiuscola, ma affascinante, perché in fin dei conti lui credeva di essere nel giusto, la sua verità era buona, nel suo mondo fatto di oscurità, questo non fa di lui un personaggio che merita il perdono, rimane un personaggio tossico, ed è per questo che risulta il miglior villain degli ultimi tempi.

Na razrusha'ya. I am not ruined. E'ya razrushost. I am ruination.❜


Probabilmente avete già capito che questo libro mi è piaciuto, ma non mi ha fatta impazzire, non come la dilogia di Sei di Corvi, quella non la batte nessuno. 
Il finale, come ho già detto, è qualcosa che non mi aspettavo, questo è da leggere in un'inclinazione negativa, perché la Bardugo poteva rischiare di più, invece ha scelto la strada facile. Probabilmente si rifarà con il finale di RoW dove farà una strage, ma lo sto leggendo proprio ora e voglio rimanere positiva.
Penso che questa trilogia sia molto sottotono rispetto ad altri scritti della Bardugo, indebolita dall'unico punto di vista riservato ad Alina e da una trama fin troppo ripetitiva e lenta nel suo scorrimento, ma i personaggi accattivanti, i temi trattati e i vari "punti caldi" disseminati nel corso dello svolgimento lo rendono un prodotto facilmente godibile. E' facile innamorarsi e portare nel cuore questi libri, tutta la Grishatrilogy va letta perché trascina con se misticismo, religione, magia, potere, tradizione, riscatto, fede e coraggio. 
E poi c'è Nikolai. 

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INTRECCIO:⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️⭐️


3,5/5 ⭐️



Ringrazio la LibriMondadori per il libro in anteprima.

Qui trovate gli altri appuntamenti del Review Party.







22 febbraio 2021

A Court of Silver Flames, Sarah J. Maas || Recensione.

Titolo: A Court of Silver Flames

Autore: Sarah J. Maas

Casa Editrice: Mondadori 

Prezzo di copertina: 22,00€

TRAMA: Nesta Archeron da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all’interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l’orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua.

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50 sfumature incontra le Winx ed in qualche modo funziona.


Ahloa a tutti! Finalmente dopo ANNI d'attesa, ho avuto tra le mani uno dei libri che più attendevo di poter leggere. La saga di ACOTAR è uno dei miei guilty pleasure, quei libri che sei consapevole siano trash ma che in qualche modo riescono a smuovermi qualcosa dentro, a tal punto da farmi urlare spesso per insultare Feyre, ma andiamo avanti durante la lettura. La Maas è dannatamente brava a provocare in me sentimenti molto contrastanti, nella maggior parte delle situazioni sono veri e propri "PERCHE SARAH?" date le sue scelte di trama discutibili, ma c'è sempre un elemento che mi lega ai suoi libri. Nel caso della trilogia (+ ACOFAS) si trattava di due personaggi in particolare Nesta e Cassian.

L'unica ragione per cui ho letto quei libri e ho sopportato i Feysand, sorry not sorry.

Ora che ho terminato il libro che li vede come protagonisti, il mio cuore non riesce ancora a capire perché MI E' PIACIUTO COSI TANTO?

Fosse per me darei 5 stelle solo per i piantini che mi sono fatta durante la lettura, ma oggettivamente parlando questo libro funziona, probabilmente la cosa più sensata che la Maas abbia scritto. Per i termini della Maas ovviamente, siamo ben oltre la scrittura pulita e ben articolata, però qui almeno hanno preso un editor e l'hanno pagato almeno 10£ e si vede.


❛ Do you know how your eyes glow when your power rises to the surface? 

Lime molten steel. Like silver flames.❜


In questo libro, abbiamo una trama, abbastanza lineare, ci sono dei vaghi intrighi di corte, abbiamo un alleanza che si forma in maniera piuttosto inaspettata ma abbastanza palese, i cattivoni di turno e gli oggetti magici da trovare. Praticamente la base di un epic fantasy ambientato ad Alfea, ma in questo libro non è la trama ad importarci (ad un certo punto c'è anche una rivisitazione di Hunger Games, che a quanto pare quest'anno è tornato di moda) piuttosto un personaggio: Nesta Archeron.

Lei, l'unica e sola, la forza di tutto, il filo che ha cucito una pagina dopo l'altra il libro e l'ha tenuto, in qualche modo, legato in maniera perfetta. 

Nesta è il mio personaggio preferito fin dalla sua prima apparizione. Ho sempre amato questo genere di personaggio. Nesta ha una personalità schietta, schiva, sincera, fredda, menefreghista, vive solo per se stessa, ma tutto quello che ho detto è solo una parte di lei. Nesta è schiacciata, è rinchiusa, imprigionata in una cella dove si è messa da sola, incapace di uscire perché troppo testarda per poter ammettere di aver gettato la chiave. ACOSF è la scalata di Nesta verso la realizzazione che c'è sempre una luce, c'è sempre una motivazione per tornare a galla. 

Nesta ha subito dei traumi, fin da prima che diventasse una High Fae, in questo libro la Maas ci ha provato ed in qualche modo è riuscita a farci capire perché Nesta sembra così stronza scusatemi il francesismo, ci ha portato stralci della sua vita da umana ci ha fatto comprendere e empatizzare di più con lei, ma al contrario di come ha fatto con Feyre non ci ha mai costretto ad amare Nesta, ci ha presentato chiaramente il suo modo di essere ed io, come lettrice, l'ho apprezzato molto.

All'inizio abbiamo una Nesta piena di rimorsi e senso di colpa, non conosce ciò che c'è dentro di lei - il suo potere - ne ha paura e non riesce a chiedere aiuto, non pensa di meritare aiuto e nessuno fa nulla per aiutarla, nessuno sembra capirla, tutti continuano a cercare di cambiarla, senza capire cosa c'è che non va. Nessuno si vuole realmente impegnare nell'aiutarla. Tranne Cassian.


❛Death watched him. But Death had walked beside him every day of his life.❜


Gli indizi di una storia tra Nesta e Cassian ci sono stati dal primo momento in cui si sono ritrovati nella stessa stanza, ed io, dato che sono un clown li ho amati dalla loro prima interazione. Così come loro due. 

Cassian è un santo. E' stato in grado di capire cosa fare per aiutare Nesta, è stato in silenzio quando doveva, ha urlato quando poteva. Cassian, la madre lo benedica, è stata la prima luce che ha tirato fuori Nesta dalla sua oscurità, ma non ha cercato di cambiarla, piuttosto di comprenderla. 

Cassian non è stato l'unico. Ho amato come la Maas ha introdotto i nuovi personaggi. Gwyn ed Emeria. Il loro rapporto mi ha ricordato quello tra Manon, Asterin e le Tredici momento piantino e la loro amicizia ha aiutato Nesta a capire che ogni storia è valida, che ogni persona ha la possibilità di raccontare ciò che è stat*, senza essere giudicat*. Le loro interazioni sono state tra le più belle, cariche di un'amicizia che è nata con un filo comune, la sofferenza, l'odio, la vergogna, ma che è sfociata in voglia di riscatto, non per qualcun'altr*, ma per se stesse. 
Il percorso di guarigione di Nesta è stata una discesa lunga diecimila scalini, ma la Maas in qualche modo l'ha resa leggera - forse mettendoci scene leggermente troppo esagerate, che potevano essere evitate, ma che mi aspettavo dato i precedenti - ci sono tanti difetti in questo libro ma nel complesso, considerando che avevo le aspettative a 0, il fatto che mi sia piaciuto dice molto sulle possibilità.


Di note dolenti non ce ne sono molte, sono superficiali e da un libro del genere mi aspettavo decisamente molte più cadute di stile. 

Avrei voluto un approfondimento anche di Cassian, leggermente sacrificato per la progressione di Nesta, ma il suo ruolo ha soddisfatto tutto ciò che chiedevo.

Menzione d'onore per Azriel, visto troppo poco, probabilmente in preparazione al libro che vedrà lui ed Elain si c'è anche lei nel libro, sempre inutile tranquill* protagonisti insieme a Lucien? Anche se la Maas ha lanciato qualche amo con Gwyn che mi ha fatta assottigliare lo sguardo, vedremo.

Alcune scene sono state cringe soprattutto legate ai Feysand, chissà come mai, ma ripeto: è un libro della Maas, lo si legge consapevoli di quello a cui si va incontro, con la differenza che questa volta la cara Sarah mi ha sorpreso, in maniera decisamente positiva.

Ora vado a cercare Mor, voi l'avete vista? No perché secondo me la Maas non si è ricordata che ha anche questo personaggio... chissà.



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INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️


3,5/5 ⭐️



1 febbraio 2021

Sorcery of Thorns, Margaret Rogerson || Recensione.

Titolo: Sorcery of Thorns

Autore: Margaret Rogerson

Casa Editrice: Mondadori - Oscar Fantastica 

Prezzo di copertina: 22,00€

TRAMA: Elizabeth è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene.Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è  il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero.

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Non tutto è male ciò che è cattivo.

Ahloa a tutti! Oggi sono qui per parlarvi della mia ultima lettura a cui ho voluto riservare una recensione perché ha affrontato argomenti particolari di cui mi fa sempre piacere parlare.

Sorcery of Thorns è un libro che reputo bello, ma mediocre, perché determinate dinamiche potevano essere trattate decisamente meglio, ma ha tutte le qualità per essere considerato un buon libro, complici sono soprattutto due temi che vengono affrontati, quello della conoscenza come arma più forte di tutte e quello della lotta bene vs male, dove il male alle volte non è sempre cattivo.

In questo libro, narrato dal punto di vista della protagonista - Elisabeth che stranamente non ho odiato, gridiamo al miracolo - ci troviamo in un mondo dove i libri - chiamati Grimori - vengono considerati dei veri e propri oggetti che hanno vita, alcuni di loro potrebbero essere considerati dei veri e propri essere viventi, non sempre buoni, come ci accorgiamo quando ci vengono presentati i Maleficit, dei grimori che - per un qualche motivo che non viene benissimo spiegato nel libro - prendono vita e il loro unico obiettivo è distruggere qualsiasi cosa hanno davanti.

❛La conoscenza può sempre essere pericolosa. E' più potente di qualsiasi spada o incantesimo.❜

Chi l'ha detto che i libri non fanno male? Ed è proprio qui che parte lo sviluppo di uno dei temi fondamentali del racconto. Dove la protagonista cerca di scoprire la verità imbarcandosi in un'avventura decisamente più grande di lei, ma che sembra essere cucita sulla sua pelle. Fidandosi del suo istinto, sbagliando la maggior parte delle volte, ma senza smettere di crederci, e soprattutto senza negarsi il guardare oltre. 

Elisabeth è nata e cresciuta in una delle grandi Biblioteche ed aspira a diventare una Guardiana, il suo scopo nella vita è quello di proteggere i suoi preziosi libri dalla magia, considerata cattiva. Una serie di eventi le farà capire che tutto ciò che le hanno insegnato è decisamente frutto di una visuale unica, che c'è sempre un rovescio della medaglia che va vissuto. Elisabeth scoprirà che la magia ed i demoni non sono per forza cattivi, grazie all'incontro con Thorn, uno dei personaggi più affascinanti ma scritti appositamente per essere il bello e dannato di turno, una sorta di Will Herondale che incontra Kell Maresh, ma soprattutto con Silas, un personaggio che è di natura cattivo, che non nega la sua malvagità, ma che non per forza è un nemico, si comporta in coerenza con la sua natura demoniaca, ma è il personaggio più positivo di tutto il libro e poi si trasforma in gatto, insomma è adorabile!

❛C'è sempre più di un modo di vedere il mondo.

Chi sostiene il contrario vorrebbe farti vivere per sempre nell'oscurità.❜

Molte situazioni e dinamiche presenti nel libro potrebbero essere considerate ripetitive e banali, ma il tutto viene gestito bene e cosa fondamentale: la trama è lineare ma al tempo stesso ben intrecciata, in grado di far connettere tutti i nodi, i buchi di trama sono riempiti prima della fine del libro. 

I personaggi hanno il loro giusto sviluppo e seppur abbiamo un solo POV, riusciamo bene ad avere un accenno delle personalità di tutti. Ho trovato il primo 70% del libro decisamente accattivante, non riuscivo a smettere di leggere, soprattutto perché ci viene spiegato sempre qualcosa di nuovo sulla personalità dei protagonisti o sul mondo in cui ci troviamo, il restante - quindi la parte finale - ho faticato a leggerla perché l'ho trovata un po' troppo priva di azione, ma temo sia legato allo stile non troppo curato dell'autrice, povero di descrizioni e abbastanza ripetitivo nei termini e nelle frasi utilizzate. Nel contesto però il tutto è ben bilanciato. 

Avrei preferito un antagonista leggermente più caratterizzato, perché c'erano le potenzialità giuste date dalla trama per andare oltre il solito tizio che vuole "avere più potere e conquistare tutto" qui il cattivone di turno vuole fare Thanos 2.0 in pratica e sento come se mancasse qualcosa, una scintilla, che avrebbe potuto rendere questo libro decisamente molto più bello, ma fa il suo lavoro come intrattenimento e lo consiglio se volete una lettura veloce, che vi farà anche riflettere su determinate tematiche interessanti. 

Non aspettatevi introspezione da cinque stelle ed un mondo costruito nei minimi dettagli, ma un libro semplice e godibile, che vi farà immergere in un mondo intriso di magia.


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INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️,5


3/5 ⭐️

19 gennaio 2021

REVIEW PARTY: ASSEDIO E TEMPESTA by Leigh Bardugo

 


Titolo: Assedio e Tempesta

Autore: Leigh Bardugo
Casa Editrice: Mondadori 
Prezzo di copertina: 18,90€
TRAMA: Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino.


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Ringraziamo i Santi per Nikolai Lantsov.

Ahloa a tutti! Il 19 gennaio, dopo mesi di attesa è uscito l'attesissimo seguito di Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo. Assedio e Tempesta è il secondo libro della Shadow and Bone Trilogy. (Ad aprile esce la serie tv, mi state sentendo urlare vero?) 
Ringrazio la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima, ma soprattutto per aver deciso di portare la saga completa in Italia. 
Dopo aver letto Sei di Corvi ed Il Regno Corrotto, mi sono innamorata della scrittura della Bardugo e del mondo Grisha (se volete qui trovate un approfondimento sulla creazione di questo universo) ed impaziente ho letto la trilogia in lingua originale, è stato per me un piacere rileggerla in italiano, soprattutto perché ho trovato la traduzione ben fatta (tranne per l'Oscuro, fa ancora strano leggerlo al posto del Darkling).
Il titolo di questa recensione fa già da spoiler a cosa penso di questo libro. 
In questo secondo capitolo delle fantabolanti avventure di Alina, ritroviamo la nostra evocatrice della luce, intenta a scappare con Mal (si, l'ho nominato, purtroppo devo, anche se non ha fatto assolutamente nulla, come al solito) dall'Oscuro, che vuole usare i poteri della Grisha per espandere la faglia Oscura. In aiuto ai due arriverà un personaggio che si rivelerà la cosa migliore che la Bardugo abbia donato a questa trilogia: Nikolai Lantsov.
Questa recensione è spoiler free quindi non vi dirò chi e cosa fa Nikolai, dirò semplicemente che senza di lui tutto sarebbe stato mediocre, lui è quel pezzo mancante che ha reso il libro più scorrevole, più godibile, un personaggio che regge l'intera narrazione sulle sue spalle e che ha un potenziale enorme, pronto ad essere utilizzato al meglio. Questo libro vale la pena leggerlo solo per scoprire cosa si nasconde dietro l'apparenza ironica e irriverente di questo personaggio, 
è la dose di cuore e dedizione che equilibra tutto.

❛Quando le persone dicono impossibile, di solito intendono improbabile.❜


Nikolai a parte, ho trovato questo libro decisamente migliore rispetto al primo capitolo. La Bardugo non delude mai.

In questo secondo libro ci dimostra quanto sia brava nel suo lavoro, riesce a mettere su carta, attraverso frasi e periodi super studiati tutto quello che un lettore vuole trovare.

In Assedio e Tempesta troviamo tante cose che cooperano fra di loro: abbiamo la religione, trattata in una maniera sottile e cruciale; abbiamo gli intrighi di corte e di potere; abbiamo il desiderio di proteggere gli altri, se stessi ed il proprio paese; abbiamo l’amore inteso come qualcosa che non deve cambiare ma aiutare; abbiamo il conflitto interiore di chi non sa cosa è disposto a fare per vivere o per morire.

Alina mi è piaciuta di più in questo libro, credo che sia una protagonista perfetta, con le sue problematiche interne ed esterne, è un personaggio che apprezzo, ma ogni tanto i suoi pensieri e le sue scelte mi fanno cadere le braccia.

Mal continuo a non capirlo, non riesco ad immedesimarmi in lui, in quello che vuole, spero che smetta di piagnucolare e prenda una decisione nella sua vita.

Il Darkling continua ad essere un cattivo così subdolo e viscido che io però non riesco a non odiare, è tutto quello che un cattivo deve essere, e l’ho apprezzo per quello, ma rimane una persona orribile e terribilmente tossica.

In conclusione questo secondo capitolo non risente affatto della crisi del "libro di mezzo" anzi, avendo concluso la trilogia posso assicurare che sia il migliore. E' molto dinamico e vengono inseriti degli effetti speciali al punto giusto, nel momento giusto, la Bardugo non poteva fare di meglio.


🦉🦉🦉🦉🦉


INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️,5

STILE:⭐️⭐️⭐️⭐️


4/5 ⭐️




11 gennaio 2021

Ceneri Oscure, Giorgia Manelli e Laura Noventa || Recensione.

Titolo: Descent of the shadow: ceneri oscure.

Autore: Giorgia Manelli e Laura Noventa.

Casa Editrice: Self.

Prezzo: 15,60€

Trama: Venezia è una città magica, non solo per l'arte e la sua unicità. La magia scorre in ogni essere vivente, manifestandosi in alcuni più che in altri. Agli stregoni è affidato il compito di proteggere il mondo mantenendo l'equilibrio. Le famiglie di discendenti custodiscono l'antico potere degli elementi e Gwen, la figlia del fuoco, sarà chiamata ad affrontare la verità e una minaccia sconosciuta.

🦉🦉🦉🦉🦉



Finalmente! 

Questa è la mia espressione per giudicare questo libro, in molti suoi aspetti.

Conosco le autrici (ma tranquill* non sarò di parte nella recensione!)  e non vedevo l'ora di poterlo leggere perché la curiosità mi stava divorando, le mie aspettative erano molto alte e posso dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla lettura, soprattutto perché essendo un libro in self-publishing è davvero di qualità.

Ho affrontato la lettura di Ceneri Oscure cercando di scindere la parte da pazza lettrice a quella più tecnica di editor per dare un giudizio il più oggettivo possibile.

E' un libro auto-pubblicato, ma è decisamente un fattore che passa in secondo piano, sono presenti errori tipografici e c'è qualcosa "qui e là" che poteva essere gestito meglio, ma è decisamente un lavoro frutto di tanta passione ma anche talento. Si riconosce il volere delle autrici di portare qualcosa di innovativo nel panorama urban fantasy, un compito difficile, ma che Laura e Giorgia sono riuscite a portare a termine in maniera egregia. 


La trama di questo libro segue le dinamiche di quello che possiamo definire "il viaggio del mago", con elementi ricorrenti nel fantasy (la magia, le creature magiche, la missione) ma che vengono sfruttati in maniera abbastanza originale tanto da suscitare la curiosità del lettore.

Siamo in presenza di un'ambientazione che strizza l'occhio al mondo degli shadowhunters creato da Cassandra Clare, ma che aggiunge elementi intriganti - come i Perpetui - che rendono l'intreccio meritevole di essere sviluppato. 

Le autrici sono state brave a rendere la narrazione dinamica, non ci sono punti morti nel corso del libro e c'è un sapiente uso dello show don't tell, nonostante alcune imprecisioni che possono essere facilmente "aggiustate", come la prima metà del libro che risulta più ripetitiva e meno intrigante, rispetto ad una seconda parte decisamente più veloce e ben costruita, con un finale che può sembrare precipitoso, ma che va tutto in preparazione del colpo di scena delle ultime pagine. La fine del libro mi ha fatta letteralmente urlare perché nonostante avevo il sentore che stesse per accadere una cosa del genere, non la credevo possibile, ed invece sono rimasta scioccata come Renzi sorpresa, in maniera positiva (ma solo perché posso leggere immediatamente il continuo).


❛Il dolore fa parte della vita, provarlo ci rende umani, privarcene non è una soluzione per superarlo.❜


Il punto di forza di questo libro sono i personaggi, ho un softspot per i libri che hanno come protagonisti i gruppi di amici, che presentano dei personaggi variegati e con tanto potenziale, in questo libro troviamo esattamente questo, partendo da Gwen, Gabriel e Axel, passando per Raven e Cameron e terminando con Michael e Nicholas, loro sono dei personaggi che, secondo me, devono ancora far vedere il meglio di loro sopratutto il mio amore bellissimo Michael, ma che già in questo primo libro riesco a catturarti e farti immedesimare in almeno uno di loro. Ognuno di essi nasconde un "elemento" con cui è facile empatizzare, sono personaggi veri, reali e credibili, sono dei ragazzi e come tali commettono errori, hanno delle insicurezze, pensano in un modo che potrebbe essere sbagliato, ma che ha valore, le loro azioni, i loro pensieri hanno un eco che percuote tutto il libro e fa emergere le loro personalità, cosa che spero verrà sempre più approfondita (Sono curiosissima di scoprire di più su Nicholas, uno dei personaggi più interessanti). Anche i personaggi secondari, come i genitori o i già citati Perpetui, sono ben amalgamati al contesto e giocano un ruolo importante.

Credo che il "cattivo di turno" sia probabilmente l'unico "elemento debole" di questo romanzo, ma solo perché si è visto ancora poco ed è avvolto da un mistero che dev'essere ancora approfondito.


Per concludere consiglio davvero tanto questo libro! LEGGETELO!

Il motivo è semplice: finalmente potete trovare un romanzo scritto bene, con una trama intrigante e dei personaggi interessanti, ma soprattutto che è stato pubblicato perché le autrici volevano far leggere la loro storia ed è una storia che vale la pena di essere letta. 

E' un libro che ad ogni pagina vi farà creare teorie che sicuramente verranno smentite alla pagina successive, vi farà dubitare anche dell'ombra dietro di voi, riuscirà anche a strappare delle risate, perché i dialoghi sono un'altro elemento che ho particolarmente apprezzato, sono ben bilanciati con le descrizioni, utilizzati in maniera corretta e con parsimonia.


In complesso, Ceneri Oscure, è un romanzo imperfetto ma che ha tutte le carte per diventare un ottimo libro. 


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INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️,5

PERSONAGGI:⭐️⭐️⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️⭐️


4/5 ⭐️








4 gennaio 2021

Il mare senza stelle, Erin Morgenstern || Review.

  Il mare senza stelle by Erin Morgenstern


Titolo: Il mare senza stelle.

Autore: Erin Morgenstern.

Casa Editrice: Fazi Editore

Prezzo di Copertina: 18,50€

Trama: Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un'ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un'antica libreria sotterranea. 

🦉🦉🦉🦉🦉


Una piacevole delusione.


Il mare senza stelle è stato uno dei libri che più attendevo di leggere nel 2020, amante della scrittura onirica della Morgenstern, che con il suo Il circo della notte mi ha regalato dei veri e propri brividi durante la lettura, non potevo che avere aspettative altissime per questo suo romanzo. Starless Sea, dopo dieci anni dal primo romanzo dell'autrice, è arrivato nelle librerie inglesi e americane, qualche mese dopo la Fazi l'ha portato in Italia, io l'ho letto in tre mesi e già questo deve farvi capire il mio rapporto con questo libro.

Perché ne sto parlando ora, nonostante io abbia finito di leggerlo ad agosto?

Semplicemente perché siamo nel 2021, un anno che spero sia migliore da quello appena passato (non che ci voglia molto) e voglio dare una svolta al mio blog, partendo da un libro che non mi è piaciuto, ma che nonostante tutto questo trovo un ottimo libro che consiglierei ad occhi chiusi. 

Trovare sempre la luce nelle ombre è il concept del mio blog e questo mi sembra un esempio perfetto da portare.


❛Un bambino all'inizio di una storia non ha alcun modo di sapere che quella storia è cominciata.❜


Illusione. Confusione. Stranezze. Fascino. Magia. 
Sono solo alcune delle parole chiave che vengono alla mente non appena si inizia a leggere questo libro.
Ci si sente frastornati, proprio come Zachary quando trova “Dolci Rimpianti”, ma la parola d’ordine è CURIOSITÀ che ti spinge ad andare avanti ed a scoprire che la storia che stai per leggere è la storia di chiunque, di tutti e nessuno.
Starless Sea è qualcosa che non si può descrivere, come per il bambino figlio della veggente che non conosceva le parole per la Porta, anche noi non riusciamo a trovarle, perché le storie vanno vissute, lette, raccontate per essere capite. 
Il mare senza stelle è un libro che va vissuto, che va letto, perché ognuno ha un suo modo di viverlo. 
L’inizio di questo libro mi ha fatta sognare, ma con grande rammarico ammetto che più andavo avanti, più ho trovato il tutto troppo per il mio personale gusto. La confusione, che spesso sfociava in me in frustrazione, ha preso il sopravvento, rendendo quasi pesante la lettura. Nonostante questo però sono andata avanti, perché volevo? Perché dovevo? Non riesco a capirlo.
Riconosco che la scrittura della Morgenstern è sublime, c'è una cura in ogni singola frase, ogni parola è posizionata nel posto giusto ed al momento giusto, la sua prosa èma qui sembra l’unica cosa che spicca, insieme alla storia che è un intreccio di tante cose, ma che io probabilmente non sono riuscita ad apprezzare, se non per qualche eccezione. (La Ballata di Simon ed Eleonor è intrisa di dolcezza, amore, aspettative, sogni, realtà brutale e significato, decisamente la mia “sotto-storia” preferita.)
Per questo la mia recensione sarà completamente soggettiva, è il tipico libro che cambia da persona a persona, che non può essere giudicato in maniera criticamente oggettiva, perché è il cuore a commentarlo ed è diverso per tutti. 
Questo è un libro che ha tante, forse troppe, chiavi di lettura. È la vita, la storia di ognuno di noi, non è mai uguale, non è mai lineare, non è mai giusta o sbagliata. È vita, ed è meravigliosa così com’è.
Mi ha deluso? No.
Semplicemente mi aspettavo di amarlo, ma non l’ho fatto, non mi ha dato gli stessi brividi di The Night Circus, forse perché i troppi intrecci, il tentare di collegare i fili mi hanno costretta a concentrarmi nella missione di capire cosa stesse accadendo, al posto di vivere ciò che accadeva. 


❛ Un gioco o un libro, che per me ha un significato, per te potrebbe essere noioso, o viceversa.

Le storie sono personali, o ti ci colleghi, oppure no.❜


L’atmosfera non mi ha conquistata, non ho desiderato visitare Il Mare senza Stelle, non mi ha spinta a varcare la porta e credo sia stato un grande peccato. Per me.
Credo che questo libro sia pieno di tante, troppe cose, che non riescono a trovare la giusta strada e si perdono, in un mare di incertezze e turbinii. Anche il finale non è riuscito a fare chiarezza, troppo nebuloso e privo di un significato certo. Un'apertura che - a mio parere - non è stata gradita, ma comunque apprezzata.
Una cosa che mi è piaciuta molto sono le tante citazioni ad altri libri, più o meno palesi, che confermano che il mondo in cui ci troviamo è un mondo fatto di libri, Starless Sea è per chi ama le storie ed è di storie che parla. 

🦉🦉🦉🦉🦉


INTRECCIO:⭐️⭐️⭐️

WORLDBUILDING:⭐️⭐️⭐️

PERSONAGGI:⭐️⭐️

STILE:⭐️⭐️⭐️⭐️